La coltivazione e la cura delle orchidee Phalaenopsis è indirizzata a tutte quelle persone che hanno il desiderio di vedere nascere e crescere sul davanzale delle proprie case un fiore delicato e leggero, ma di una bellezza strepitosa.
Il nome Phalaenopsis infatti significa “simili ad una falena” e fu assegnato loro dallo scenziato botanico Blume proprio per mettere in evidenza la forma e i colori del fiore che richiamano proprio quello della falena.

Le Orchidee non richiedono un grande spazio per essere coltivate e sono adatte anche ai “principianti” del giardinaggio, in quanto la difficoltà da affrontare per curare questa pianta è minima.
Per avere un idea generale su queste piante, ti consigliamo di leggere anche questa guida pratica che approfondisce l’argomento su come curare le orchidee, le varie specie e trucchi per coltivarle al meglio
Habitat – come curare le orchidee
Il terreno
La Phalaenopsis è un’orchidea originaria delle regioni indiane, indonesiane australiane e delle Filippine. La maggior parte di queste piante nascono e crescono avvinghiate a tronchi e rami sospesi sopra a corsi d’acqua, dove l’ombra è fitta, la luce intensa ma non diretta e il tasso di umudità molto alto.
In questo ambiente le loro radici cercano di avvinghiarsi ai muschi e ai licheni che ricoprono i tronchi degli alberi, in modo da rimanere sempre umide. Quindi per riprodurre il terreno ideale, dove nascono spontaneamente e’ necessario acquistare un terriccio composto da una conformazione leggera, drenante e allo stesso tempo in grado di mantenere un alto grado di umidità.
Per aumentare il drenaggio dell’acqua è conveniente aggiungere una quantità notevole di scaglie di pino.
Da marzo ad ottobre è inoltre consigliabile la fertilizzazione del terreno per assiucurarsi una buona cura delle orchidee phalaenopsis con prodotti consigliati in modo specifico, specialmente per chi si trova alle prime armi e non sa come trattare le orchidee.
Esposizione alla luce
L’esposizione è un fattore rilevante per far proliferare questo tipo di pianta.
Sono da preferire i balconi o i davanzali di stanze esposte a Sud o ad Est ovvero dove è presente la luce per la maggior parte della giornata.
E’ bene sottolineare che le orchidee non devono assolutamente essere esposte alla luce diretta del sol nè tantomeno a quella filtrata dai vetri: entrambi i casi possono causare scottature sulla lamina fogliare.
Per orientarsi bene, consiglio di leggere la guida sul rapporto tra piante e luce in appartamento.
L’ideale se si possiede un giardino è quello di porle sotto un pergolato oppure in prossimità di alberi a foglia caduca. Se sono disposte sul balcone basta semplicemente porle dietro ad una tenda leggera.
Temperature
La Phalaenopsis teme le temperature molto fredde e in genere al di sotto di 10°C, ma non ha problemi in inverno se viene tenuta in ambienti casalinghi forniti di riscaldamento.
Da marzo a novembre la crescita sarà ottimale se la temperatura varia tra 25 e 28°C. Il caldo eccessivo in estate (oltre 30°C) può risultare loro dannoso e provocare disidratazione e comparsa di parassiti. Molto importante è tenere intorno alla pianta un grado di umidità molto alto ad esempio vaporizzando spesso acqua sulle foglie.
Con una temperatura media che si aggira intorno ai 20-25°C queste piante hanno bisogno di un carico di umidità minimo del 60%.
In estate giova loro il posizionamento vicino ad altre piante.
Nell’impossibilità sarà sempre opportuno vaporizzare le foglie più volte al giorno con acqua.
Distribuzione dell’acqua e irrigazione
Consiglio utile:
Per mantenere al meglio le orchidee è opportuno osservare le radici –
dal momento che assumeranno un colore argenteo dovranno essere irrigate.
- Si può scegliere tra versare l’acqua a temperatua ambiente dall’alto
- Immergere il vaso in una bacinella per 15 minuti circa dopodichè il recipiente contenente la pianta dovrà essere sollevato e scolato bene dall’acqua per evitare che la pianta possa marcire.
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